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Scadenza dichiarazione IVA 2025: le date da ricordare

C on il nuovo anno arriva uno degli appuntamenti fiscali più rilevanti per imprese e professionisti: la scadenza della dichiarazione IVA. Un adempimento che non solo riepiloga il bilancio IVA del 2024, ma determina anche il saldo da versare o eventuali crediti da utilizzare in compensazione.

Le modalità di dichiarazione annuale dell’IVA e le corrette tempistiche per presentarla.

Dal 1° febbraio è partito l’invio che interessa tutti i soggetti obbligati ovvero gli esercenti attività di impresa titolari di partita IVA.

I modelli per la dichiarazione annuale dell’IVA dovranno essere presentati esclusivamente per via telematica:

  • direttamente dal dichiarante; 
  • tramite un intermediario; 
  • tramite altri soggetti incaricati (per le Amministrazioni dello Stato); 
  • tramite società appartenenti al gruppo, ai sensi dell’art. 3, comma 2-bis del d.P.R. 22 luglio 1998, n. 322.

Inoltre, è consigliato conservare la prova di presentazione che è data dalla comunicazione, sempre telematica, attestante il corretto invio. La comunicazione è consultabile tramite la funzionalità “Ricerca Ricevute” presente all’interno dell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate, riservata agli utenti registrati.

La prima data di scadenza utile

Tutti i soggetti titolari di partita IVA (esclusi i forfettari e altri regimi esonerati) dovranno trasmettere la dichiarazione IVA relativa all’anno 2024 entro il 30 aprile 2025.

Le dichiarazioni presentate entro 90 giorni dalla scadenza del termine sono valide, salvo l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge. 

Quelle presentate, invece, con ritardo superiore a novanta giorni si considerano omesse, ma costituiscono titolo per la riscossione dell’imposta che ne risulti dovuta.

Il saldo dell’IVA: pagamento o rateizzazione

Se dalla dichiarazione annuale emerge un saldo IVA a debito, il versamento dovrà avvenire:

  • in un’unica soluzione: entro il 17 marzo 2025 (il 16 cade di domenica, quindi la scadenza slitta al lunedì).
  • a rate: fino a un massimo di 9 rate mensili, con la prima il 17 marzo e le successive il 16 di ogni mese, maggiorate dello 0,33% di interesse mensile.
  • differimento al 30 giugno con una maggiorazione dello 0,40% per ogni mese successivo al 17 marzo.

Crediti IVA e compensazione

Se dalla dichiarazione IVA emerge un credito, è possibile:

  • compensarlo con altri tributi e contributi tramite F24.
  • richiederne il rimborso, se si rispettano i requisiti previsti dalla normativa.

Il nostro studio che ti supporta

Sappiamo quanto sia importante per te una gestione fiscale chiara ed efficiente e barcamenarsi tra i vari adempimenti è davvero difficile, la scadenza della dichiarazione può diventare davvero un grattacapo. Per questo motivo, il nostro studio si occupa della predisposizione della dichiarazione annuale dell’IVA, dopo aver analizzato la situazione specifica della tua attività al fine di garantirti la migliore soluzione possibile.

Non c’è nulla di cui preoccuparsi, affidati a noi: monitoreremo le scadenze e valuteremo insieme a te la strategia più adatta alla tue esigenze fiscali sia che si tratti di versamento immediato, sia che riguardi la rateizzazione o compensazione dei crediti.

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